Com.It.Es. - Cos'é e come funziona

Aggiornato il: 04-01-2015 Versione1

Il Com.It.Es., una sigla che per la maggior parte degli italiani non residenti all’estero ha più l’aria di una parola esotica, quasi spagnoleggiante, mentre per gli italiani residenti all’estero rappresenta (e lo dovrebbe) una connessione con le istituzioni italiane. Proprio per questo motivo, i membri dei Com.It.Es. non sono imposti da Roma, ma vengono eletti direttamente nelle circoscrizioni all’estero. I loro membri partecipano su base volontaria (cioè senza compenso) per portare avanti progetti atti a migliorare la vita degli italiani all’estero. Questo documento vuole rispondere almeno ad alcune delle domande che ci si pone quando ci si trova di fronte alla parola Com.It.Es. Per la stesura ci siamo basati sulle esperienze dei membri del Gruppo, sui siti ufficiali, dal Ministero degli Interni ai vari consolati, e su quelli non ufficiali.

Cos'è il Com.It.Es.?

Il Com.It.Es. è il “Comitato degli Italiani all’Estero”. È quindi l’organo di rappresentanza degli italiani all'estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari.

Ciascun Comitato contribuisce, attraverso studi e ricerche, ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della propria comunità di riferimento. Ciascun Comitato inoltre promuove iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale della comunitá italiana residente nella circoscrizione di riferimento. Infine, ma non meno importante, il Com.It.Es, attraverso i propri progetti, deve favorire l'integrazione dei cittadini italiani nella società locale, il mantenimento dei loro legami con la realtà politica e culturale italiana, nonchè promuovere la diffusione della storia, della tradizione e della lingua italiana.

Qual è la legge che lo regolamenta?

Il Com.It.Es é regolamentato dalla Legge 23 Ottobre 2003 nr. 286, che ne definisce la struttura le finalitá ed i compiti. La LEGGE 23 luglio 2012, n. 118 e DECRETO-LEGGE 30 maggio 2012, n. 67 e DECRETO-LEGGE 1 agosto 2014, n. 109 (Convertito in legge con la LEGGE 1 ottobre 2014, n. 141) ne definisce le modalitá di elezione.

-Aggiornamento per la proroga dei termini previsti da disposizioni legislative concernenti il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero, DECRETO-LEGGE 18 novembre 2014, n. 168 (14G00181) (GU n.268 del 18-11-2014). http://www.camera.it/parlam/leggi/03286l.htm

Qual’é la funzione del Com.It.Es.?

Ciascun Comitato, anche attraverso studi e ricerche, contribuisce ad individuare le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della propria comunità di riferimento e può presentare contributi alla rappresentanza diplomatico-consolare utili alla definizione del quadro programmatico degli interventi nel Paese in cui opera. A tale fine ciascun Comitato promuove, in collaborazione con l’autorità consolare, con le regioni e con le autonomie locali, nonché con enti, associazioni e comitati operanti nell’ambito della circoscrizione consolare, opportune iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, con particolare riguardo alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all’assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport e al tempo libero della comunità italiana residente nella circoscrizione. Ciascun Comitato opera per la realizzazione di tali iniziative.

    • Il Com.It.Es, in collaborazione con l’autorità consolare, assicurano un regolare flusso di informazioni circa le attività promosse nell’ambito della circoscrizione consolare dallo Stato italiano, dalle regioni, dalle province autonome e dagli altri enti territoriali italiani, nonché da altre istituzioni e organismi.

    • L’autorità consolare e il Comitato indicono riunioni congiunte per l’esame di iniziative e progetti specifici, ritenuti di particolare importanza per la comunità italiana.

    • Nel rispetto delle norme previste dagli ordinamenti locali e delle norme di diritto internazionale e comunitario, al fine di favorire l’integrazione dei cittadini italiani nella società locale e di mantenere i loro legami con la realtà politica e culturale italiana, nonché per promuovere la diffusione della storia, della tradizione e della lingua italiana, il Comitato:

    1. Coopera con l’autorità consolare nella tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare, con particolare riguardo alla difesa dei diritti civili garantiti ai lavoratori italiani dalle disposizioni legislative vigenti nei singoli Paesi;

    2. Collabora con l’autorità consolare ai fini dell’osservanza dei contratti di lavoro e dell’erogazione delle provvidenze accordate dai Paesi ove il Comitato ha sede a favore dei cittadini italiani;

    3. Segnala all’autorità consolare del Paese ove il Comitato ha sede le eventuali violazioni di norme dell’ordinamento locale, internazionale e comunitario che danneggiano cittadini italiani, eventualmente assumendo, nei limiti consentiti dallo stesso ordinamento, autonome iniziative nei confronti delle parti sociali. L’autorità consolare riferisce al Comitato la natura e l’esito degli interventi esperiti a seguito di tali segnalazioni;

    4. Redige una relazione annuale sulle attività svolte, da allegare al rendiconto consuntivo, e una relazione annuale programmatica, da allegare al bilancio preventivo;

    5. Esprime pareri sulle iniziative che l’autorità consolare intende intraprendere nelle materie del primo punto;

    6. Formula proposte all’autorità consolare nell’ambito delle materie nel primo punto, sia in fase di delibera di impegno di spesa che di programmazione annuale;

    7. Esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sulle documentate richieste di contributo che enti e organismi associativi, che svolgono attività sociali, assistenziali, culturali e ricreative a favore della collettività italiana, rivolgono al Governo, alle regioni ed alle province autonome;

    8. Esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sui contributi accordati dalle amministrazioni dello Stato ai locali mezzi di informazione.

    • L’autorità consolare e il Comitato ricevono periodicamente informazioni sulle linee generali dell’attività svolta nella circoscrizione consolare dai patronati di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152, nel rispetto della normativa nazionale e locale

Quali sono attualmente i Com.It.Es. in Germania?

Come é strutturato il Com.It.Es. e chi partecipa alle sedute?

    • Il Comitato è composto da dodici membri per le comunità fino a 100.000 cittadini italiani e da diciotto membri per quelle composte da più di 100.000 cittadini italiani;

    • Il Comitato elegge un presidente ed un esecutivo composto da un numero di membri non superiore ad un quarto dei suoi componenti;

    • La segreteria del Comitato è affidata con incarico gratuito a un membro del Comitato stesso;

    • Compatibilmente con le esigenze di bilancio, per lo svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato può avvalersi di personale di segreteria, che in ogni caso non può superare le due unità e che è assunto con contratto di lavoro subordinato privato regolato dalla normativa locale;

    • Il Comitato istituisce al suo interno commissioni di lavoro, delle quali possono essere chiamati a far parte esperti esterni, compatibilmente con le esigenze di bilancio;

    • Le sedute del Comitato sono pubbliche. La pubblicità è assicurata anche mediante pubblicazione dei resoconti sull’albo consolare e comunicazione ai mezzi di informazione locali;

    • Il capo dell’ufficio consolare, o un suo rappresentante appositamente delegato, partecipa alle sedute del Comitato, senza diritto di voto;

    • Alle sedute del Comitato possono, altresì, essere chiamati a partecipare a titolo consultivo esperti esterni in relazione agli argomenti in esame;

    • I membri del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE) hanno diritto di partecipare, senza diritto di voto, alle riunioni dei Comitati costituiti nei Paesi in cui risiedono. Essi devono ricevere le convocazioni e i verbali delle riunioni del Comitato.

Cos’é l’Inter.Com.It.Es. e cosa fa?

    • In ogni Paese in cui esiste più di un Comitato è istituito un Comitato dei presidenti, l’Intercomites, di cui fa parte il presidente di ciascun Comitato, ovvero un suo rappresentante membro del Comitato medesimo;

    • Il Comitato dei presidenti si riunisce almeno una volta l’anno;

    • Alle riunioni sono invitati senza diritto di voto i membri del CGIE e i parlamentari italiani residenti nella ripartizione elettorale.

    • Le riunioni sono convocate e presiedute dal coordinatore eletto tra i presidenti membri del Comitato medesimo.

    • Almeno una volta l’anno, in ogni Paese, è tenuta una riunione, indetta e presieduta dall’ambasciatore, con la partecipazione dei consoli, dei membri del CGIE e dei presidenti dei Comitati, per discutere i problemi della comunità italiana. A tale riunione sono invitati i parlamentari italiani residenti nella ripartizione elettorale.

Come si finanzia e quali sono le spese del Com.It.Es.?

Finanziamenti

Il Comites provvede al proprio funzionamento ed al raggiungimento dei propri fini mediante:

    1. Le rendite del suo eventuale patrimonio;

    2. I finanziamenti e contributi annuali disposti daI M.A.E.;

    3. Le elargizioni di Enti pubblici italiani, del paese locale e privati.

    4. Il ricavato da attività e manifestazioni varie.

Spese

Tutti gli incarichi relativi all'attività del Comites sono gratuiti ( cioé i membri del Com.It.Es NON percepiscono alcuno stipendio). Ciò nondimeno, ai membri dei Comitato, dell'Esecutivo, delle Commissioni ed ai Revisori dei conti, esperti o persone invitate a partecipare ai lavori del Comites, viene a volte riconosciuto un rimborso spese di viaggio. Inoltre potrebbe venire riconosciuta una diaria (che puo’ consiste nel costo di albergo nel caso di necessitá di pernottamento, biglietto mezzi pubblici e qualcosa da mangiare) per convocazioni varie, riunioni dell’esecutivo e per le riunioni dell’assemblea plenaria.

Per fare una stima dei fondi e delle spese di un Com.It.Es, si deve pensare che annualmente un Com.It.Es in Germania riceve contributi dal M.A.E di circa 30-50mila €/anno. Questi devono essere sufficienti per pagare:

    • Affitto locali (essendo il comites un’organizzazione istituzionale, i locali devono essere adeguati a ricevere visitatori istituzionali ed enti locali);

    • Utenze (acqua, luce, telefono, internet, pulizia, etc);

    • Spese di segreteria;

    • Spese richieste ai componenti del Com.It.Es per partecipare alle riunioni del Com.It.Es stesso e agli incontri annuali dei vari Com.it.Es;

    • Progetti.

Facendo un calcolo approssimativo, mensilmente un Com.It.Es. si trova a pagare una spesa per la sola sede e gestione ordinaria di ~1-2mila€ (locali, utenze, segreteria, spostamento membri). Va da sé che i fondi destinati ai vari progetti sono dell’ordine dei 2-5mila €/anno (vedi i link dei bilanci: LINK 1 LINK 2 LINK 3 )

Riferimenti ulteriori

http://www.corrieredegliitaliani.ch/node/30

http://www.comites-stoccarda.de/index.php/de/comites/i-comites-in-germania

http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-18&atto.codiceRedazionale=14G00181&currentPage=1

http://www.comitescolonia.de/alt/doks/2010_dossier_ALG2.pdf